’Ndrine e appalti, bufera sul Comune di Reggio.Palazzo San Giorgio è “infetto” e silenzioso

’Ndrangheta e appalti. Non si tratta, purtroppo, di una storia originale ma di un film visto e rivisto sulle rive dello Stretto. In questa nuova “puntata” manca la politica ma conquista la scena, ritagliandosi un ruolo importante, la burocrazia comunale. La Dda di Reggio è implacabile: indaga, scava e approfondisce fatti vecchi e nuovi e, anche alla luce delle nuove dichiarazioni di “pentiti”, riesce a “leggerli” dando la giusta interpretazione. Non a caso la nuova inchiesta dei magistrati antimafia reggini, coordinati dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo, è stata ribattezzata “Revolvo” – dal latino “andare indietro, rileggere” – e ha colpito il gruppo imprenditoriale Gironda finito nel “mirino” dagli investigatori della Guardia di Finanza che ha portato agli arresti domiciliari i tre fratelli Francesco, Giovanni e Filippo Gironda, rispettivamente di 74, 72 e 63 anni. Contestualmente, sono state sequestrate 11 imprese attive nel settore edile, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro.