Non ha più confini l’impero globale della ’ndrangheta

Da un lato la «struttura coesa», le «capacità militari» e «il forte radicamento nel territorio» che ne sanciscono «il riconosciuto ruolo di universale livello poiché affidabile sul piano criminale», dall’altro la capacità di infiltrarsi nell’economia legale e nelle istituzioni con un’evidente «vocazione economico-imprenditoriale transnazionale». È la cornice della “fotografia” della ’ndrangheta scattata dalla Direzione investigativa antimafia nella relazione riferita al secondo semestre del 2022 e trasmessa ieri alle Camere, che analizza situazione attuale e scenari futuri della criminalità organizzata di origine calabrese, capace di dominare la scena internazionale anche per la capacità di «approfittare delle disarmonie tra i diversi ordinamenti giuridici».