Omicidio alla Vucciria tre fermi e due moventi: la vendetta e lo spaccio.

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I tre Romano, padre, figlio e zio, sono andati alia Vucciria per uccidere Emanuele Burgio. Hanno parcheggiato gli scooter lontano da via dei Cassali, sperando di non essere inquadrati dalle telecamere. E si sono presentati, armati di una calibro 9, davanti alla trattoria “Zia Pina” gestita dalla famiglia della vittima. Hanno lasciato ben poco spazio alla discussione: dalle immagini di una telecamera passano pochi secondi prima che Matteo Romano faccia fuoco su Emanuele Burgio, il giovane di 26 anni che dieci giorni fa avrebbe picchiato a sangue suo nipote Giovanni Battista Romano, al culmine di una lite stradale. Lo ha confermato ieri il padre, Domenico Romano, che ha confessato il delitto agli investigatori della squadra mobile, guidata da Rodolfo Ruperti.