Operazione “Nebrodi 2”. Altro sequestro preventivo

Prevale la linea del silenzio negli interrogatori di garanzia in corso di svolgimento tra i soggetti raggiunti da misura cautelare martedì nell’àmbito dell’operazione “Nebrodi 2”. Tra la casa circondariale di Messina Gazzi ed il collegamento con gli altri istituti di reclusione, davanti al gip del Tribunale di Messina Eugenio Fiorentino ed ai magistrati della Dda peloritana guidata dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio con i sostituti Fabrizio Monaco, Francesco Massara ed Antonio Carchietti, sono già comparsi 19 dei 23 arrestati. Di loro in 14 si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’inchiesta di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato, che ha fotografato l’operatività della criminalità organizzata, in particolare i clan storici di Tortorici dei Bontempo Scavo e dei Batanesi, nelle truffe all’Agea per i contributi europei nel settore agricolo oltre al traffico di droga ed estorsioni, ha avuto intanto un’appendice con un nuovo provvedimento di sequestro preventivo firmato dal gip Eugenio Fiorentino. Somme e beni, sino alla concorrenza per equivalente di 44.258,32 euro, nella disponibilità di Maria Destro Mignino, moglie di Carmelo Bontempo Scavo