Alcuni cadaveri parlano. Alcuni omicidi, più di altri, sono trame fitte, quanto loquaci, nel libro nero della mafia palermitana. Il delitto di Davide Romano, con i suoi segni e i suoi simboli, scrive pagine relativamente nuove di questo noir di sangue vivo e lutti veri. Costringe a ragionare per schemi, forse datati e destinati a essere rivisitati, ma comunque lo si guardi è certo un atto di guerra tra due eserciti i cui capi hanno una fisionomia ancora sfuggente.