Palermo, confiscato il tesoro del “re” degli usurai. Vale 17 milioni, case anche a Milano.

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Nella sua rete di usuraio erano finiti in tanti a Palermo. Dall’impiegata al negoziante, dall’albergatore alle casalinghe, e poi molti imprenditori. Francesco Abbate, 66anni, detto il “monaco” per la religiosità che ostentava, aveva messo in piedi una grande sistema di prestiti e ricatti. Imponeva tassi fino al 250 per cento. E in tanti non riuscivano a pagare. Così il “monaco” aveva costruito un impero economico da 17 milioni di euro, che adesso la sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha confiscato.