La prima volta che lo avvicinarono, più o meno a metà settembre, partirono subito all’attacco. Gli dissero che non avrebbe dovuto aprire quel negozio senza l’autorizzazione di Cosa nostra, chiesero pure tremila euro in contanti per mettersi a posto, ma lui riuscì comunque a prendere tempo, con la scusa di uno sconto cercò di ottenere un’udienza dal capomafia. Poi, davanti al nuovo boss della Noce — Giuseppe Castelluccio, di 37 anni, un anonimo falegname che aveva preso il posto di Fabio Chiovaro e Renzo Lo Nigro — si armò di coraggio e informò i suoi estortori che non avrebbe pagato un centesimo.
