Perché la super cupola con base a Milano divide l’Antimafia

Protagonisti e trame del “consorzio” lombardo mai visto al Sud che farebbe riscrivere la storia della lotta alle cosche. La procura distrettuale antimafia di Milano sostiene in una richiesta al giudice del tribunale del capoluogo lombardo — che l’ha rigettata motivandola — che c’è una grande alleanza societaria tra le mafie tradizionali del nostro Paese, tanto da creare un “consorzio” tra queste organizzazioni: Cosa nostra, ’ndrangheta e camorra, per gestire e condividere gli affari. Se fosse vera questa alleanza sarebbe un fatto gravissimo. Nelle carte si parla di un «network criminale evoluto ed espressione di un sistema di tipo confederativo nel quale le mafie “ortodosse” proiettano interessi economici e criminali estremamente qualificati». E quindi, se così fosse, ci troveremmo davanti a una nuova “super cupola”. Nessuno però finora, almeno nei distretti giudiziari in cui sono nate e cresciute le mafie tradizionali, si è accorto del nuovo ingresso “societario” nel panorama nazionale.