Pioltello, le mani della ‘ndrangheta sul voto e il «business delle bare» sui morti di Covid

È una ‘ndrangheta che soffoca. Che controlla i voti. Che fa spavento. Una mafia che torna, identica, dopo 11 anni e 4 mesi di carcere. Non scalfita dalla prigione, per niente piegata dalla risposta dello Stato. Semmai più attenta «a non fare la guerra», perché in ballo ci sono un mucchio di soldi. E il gip Fabrizio Filice, nell’ordinanza,  lo descrive in maniera cristallina: «Quel che emergerà consentirà di sfatare il luogo comune secondo cui la ‘ndrangheta influenza e conforma gli ambiti economici con cui viene in contatto. Il meccanismo è esattamente inverso: gli indagati adottano tecniche operative e commettono illeciti tipici del settore economico con cui vengono in contatto, apprendendo il modus operandi della criminalità economica».