Piromalli-Molè: la pace ritrovata dopo un summit al cimitero di Gioia

Ricostituire l’unità dello storico casato di ’ndrangheta Piromalli-Molè, sfaldatosi dopo l’omicidio di Rocco Molè, cl. ’62, freddato l’1 febbraio del 2008 mentre era a bordo della sua minicar: era questo il progetto ambizioso di Aurelio Messineo, considerato un apicale della famiglia Piromalli, molto vicino al mammasantissima Pino “Facciazza”, che meditava di farsi interlocutore privilegiato di una possibile trattativa con il reggente della famiglia dei Molè, Nino “u jancu”, figlio di Mico e nipote del boss Mommo Molè. A fornire l’occasione per realizzare l’auspicata “fase di rinnovamento” l’interlocuzione avviata dopo l’incendio di un peschereccio in un cantiere alla Tonnara di Palmi, nell’ottobre 2020.