Quegli insulti su Facebook al pentito Micale.

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Tra i personaggi emergenti di “primo piano” finiti in carcere che – dopo un lungo tirocinio iniziato da giovanissimo con le rapine – dal 2012 è ritenuto organico a tutti gli effetti all’associazione mafiosa riconducibile alla famiglia dei “Barcellonesi” vi è Giovanni Crinò, 34 anni, inteso “Roccia”. Uno che si dichiara “duro e puro” tanto da aver sbeffeggiato pubblicamente sulla sua pagina Facebook il pentito Aurelio Micale nel momento in cui la Gazzetta del Sud diffuse la notizia dell’avvio della collaborazione con la giustizia di quest’ultimo.