Il macabro segnale per convincere un costruttore a pagare il pizzo Non è certo un mafioso riflessivo che pondera le conseguenze delle sue azioni, Gioacchino Badagliacca, classe 1972, uno dei sette arrestati del blitz dei carabinieri contro i vertici della cosca di Mezzomonreale, nel mandamento palermitano di Pagliarelli. È lui a chiedere la testa dell’architetto che sbaglia una pratica ed è lui che, senza consultarsi con il capofamiglia e gli altri luogotenenti, di notte appende una bambola con un proiettile conficcato in fronte al cancello della villetta di un imprenditore che non vuole pagare il pizzo. Un messaggio tanto macabro quanto chiaro che però alla fine sortisce l’effetto opposto: l’imprenditore edile spaventato invece di cedere alle richieste della famiglia di Mezzomonreale denuncia la grave minaccia subita.
