Reggio, un hard disk inguaia il deputato.

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«Mazzei». È il cognome del suocero appuntato tra i file nell’hard disk di Giorgio Morabito, imprenditore ritenuto di riferimento della cosca Piromalli, a trascinare il deputato calabrese della Lega Domenico Furgiuele nell’inchiesta “Waterfront” della Dda di Reggio. Turbata libertà degli incanti l’accusa al braccio destro di Salvini tra il Pollino e lo Stretto, indagato a piede libero con altre 11 persone, mentre in 63 sono destinatarie di misure cautelari eseguite all’alba di giovedì dalla Guardia di Finanza.