RIASSUNTO. DUE INCHIESTE CONDOTTE ì
CONTEMPORANEAMENTE A PALERMO E A CATANIA ì
HANNO DETRMINATO GLI ARRESTI DI QUESTI ì
GIORNI PER UNA TANGENTOPOLI CHE RUOTA ì
ATTORNO AL NOME DI FILIPPO SALOMONE, ì
L’IMPRENDITORE AGRIGENTINO FRATELLO DI FABIO ì
SALOMONE. E’ RINO NICOLOSI L’EX PRESIDENTE ì
DELLA REGIONE SICILIANA A SVELARE IL ì
MECCANISMO GENERALIZZATO DELLE TANGENTI SU ì
UNA “TORTA” DI APPALTI CALCOLATA IN AFFARI ì
DA 5 MILA MILIARDI. E DI SALAMONE PARLA A ì
PALERMO ANGELO SIINO, IL BOSS INDICATO COME ì
IL “MINISTRO” DEGLI APPALTI DI COSA NOSTRA ì
CON RIFERIMENTO AD UN TAVOLO PER ASSEGNARE I ì
LAVORI ALLE IMPRESE COINVOLTE. A CATANIA ì
L’INCHIESTA SFOCIA NELL’EMISSIONE DI MANDATI ì
DI CATTURA ANCHE ALLE COOPERATIVE ROSSE.
E INFATTI VIENE ARRESTATO IL DIRETTORE DELLA ì
ITER- RAVENNATE MICHELE CAVALLINI. ì
L’INCHIESTA DI PALERMO S’ABBATTE SU ì
PERSONAGGI LEGATI AD ALTRE GRANDI IMPRESE ì
DEL NORD. E’ IL CASO DELLA FERRUZZI. SIINO ì
PARLA ADDIRITTURA DI UN CONTATTO DIRETTO FRA ì
GARDINI E BRUSCA
