Scacco al “Mastro Generale”, sotto chiave i beni di Zappia

Oltre, in ambito criminale, ad un “curriculum vitae” in gran parte tratteggiato con l’evidenziatore, a finire stavolta sotto i riflettori e la lente d’ingrandimento degli inquirenti milanesi e degli investigatori dei carabinieri è stata la sproporzione tra i redditi dichiarati negli anni e i beni posseduti. È così, infatti, che ora il presunto capobastone Pasquale Zappia, 84 anni, originario di Platì ma residente da una vita in Lombardia, arrestato e condannato nel maxiblitz contro la ’ndrangheta “Infinito-Crimine” del 2010, è finito al centro di un sequestro a scopo di confisca deciso dai giudici del Tribunale di Milano su input dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia milanese e dei Carabinieri di Pavia.