Scacco matto ai narcos africani, 19 misure cautelari

I narcos africani. In terra di ‘ndrangheta i gruppi nigeriani riescono a lavorare in parallelo con i mafiosi pagando dazio ai maggiorenti delle cosche riuscendo però a vendere in “autonomia” lo stupefacente. La logica è raccontata in una intercettazione: «Con la droga ci sono soldi per tutti!». E allora accade che nel cuore di Cosenza la marijuana e l’hashish puoi comprarli dai pusher nati nel cuore dell’Africa: Senegal, Guinea, Nigeria che hanno fatto combutta con i bengalesi e qualche italiano. Nell’area dell’Autostazione – frequentata ogni giorno da migliaia di pendolari – e nella villetta “Giulia” che sorge a due passi, acquistare “fumo” e “erba” era diventato un gioco da ragazzi. Gli angoli dello spazio di verde pubblico e quelli della piazza affollata da bus provenienti da tutta la regione, erano presidiati dai componenti di una organizzazione perfettamente gerarchizzata e tremendamente efficace, guidata dal trentanovenne Nwige Kingsley Obinna, nigeriano purosangue con residenza a Rende.