Sigilli antimafia ai beni dell’imprenditore organico al clan.

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Ancora sigilli antimafia lungo l’asse Reggio Emilia-Cutro a beni considerati nella disponibilità di presunti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta emiliana legata al clan Grande Aracri e finita al centro della maxi-inchiesta “Aemilia” venuta alla luce nel gennaio del 2015. Beni mobili e immobili per un valore stimato in 10 milioni di euro sono stati sequestrati ad Antonio Muto, 64enne originario di Cutro ma domiciliato a Reggio Emilia, attualmente detenuto.