Smantellato il “sistema” di affari illeciti

Da un lato un vero e proprio comitato d’affari politico-clientelare in grado di condizionare nomine, procedure d’appalto, assegnazioni di incarichi a tecnici e consulenti, alla Provincia ed al Comune di Crotone, all’Aterp pitagorica, all’Asp crotonese; dall’altra un sodalizio di ’ndrangheta guidato da un boss di 74 anni, capace di allungare i suoi tentacoli non solo sulle attività commerciali ed economiche del suo territorio, ma di proiettarsi al Nord della Penisola e fino in Germania, non disdegnando affatto di utilizzare tecnologie informatiche e innovative per “ripulire” capitali illeciti. Sono i due volti di uno spaccato da “romanzo criminale” raccontato nell’inchiesta “Glicine-Akeronte” della Dda di Catanzaro e del Ros dei Carabinieri. «Noi oggi abbiamo arrestato 43 presunti innocenti – esordisce Gratteri nella conferenza stampa convocata al secondo piano della Procura distrettuale per illustrare l’inchiesta – che sono indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso, per associazione a delinquere semplice, per tutta la gamma dei reati che riguarda la pubblica amministrazione e tutti i reati di mafia».