Sull’omicidio di Rocco Molè piomba la verità di un pentito.

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«Gli esecutori del delitto sono Massimo Bevilacqua detto “giacchetta”, Luciano Macrì detto “u nigru”, fratello di Antonio Macrì detto “palletta” di Gioiosa Ionica… Carmelo Bevilacqua detto “occhiogrosso”». Il delitto di cui parla il “pentito” Simone Canale è l’omicidio che ha cambiato gli assetti di ‘ndrangheta a Gioia Tauro, quello di Rocco Molè, avvenuto il primo di febbraio del 2008. Da un decennio la Procura antimafia di Reggio Calabria indaga per risalire a mandante ed esecutori del pezzo grosso del clan Molè che, fino al giorno prima, aveva dettato legge nella città assieme ai cugini Piromalli.