«Sto male per quello che è successo, è una cosa bruttissima, vorrei essere lì». E invece Tamara Ianni è in una località protetta, da due anni non abbraccia i suoi genitori e segue da lontano quello che sta accadendo.La voce squillante, quella che in aula, in diversi processi contro il clan Spada, ha sempre risuonato decisa, è leggermente incrinata quando parla al telefono con la madre.
