“Ti pago con il cuore”. Le intercettazioni choc delle vittime del racket

Un commerciante di corso dei Mille disse al boss: «Io ho rischiato la galera per te». Un altro sussurrò: «Siamo a disposizione, quello che possiamo fare facciamo». Un altro ancora confidò: «Sotto il vassoio ti ho messo 500 carte con tutto il mio cuore». E il mafioso rispose soddisfatto: «Ci vediamo due volte all’anno. E qualsiasi cosa di cui hai bisogno vieni a trovarmi». Benvenuti nella città che non denuncia il pizzo. Anzi lo nega con ostinazione. Alcuni commercianti della periferia orientale erano stati pure chiamati alla squadra mobile, perché le intercettazioni del precedente blitz su Brancaccio erano già evidenti, ma le vittime avevano negato. Qualcuno è pure finito sotto inchiesta per favoreggiamento. Intanto, alcune delle vittime rimaste in silenzio hanno continuato a pagare. E, adesso, nell’operazione di domenica emergono altre accuse.