Torino, la coop della ’ndrangheta gestiva bar del tribunale e ristorante del carcere!

C’erano le mani e la “regia” di alcuni presunti affiliati di primo piano alla ‘ndrangheta dietro il black-out e il successivo crollo economico e finanziario della cooperativa sociale “Libera mensa”, fondata a Torino nel 2016 e messa in liquidazione nel 2020 con l’arrivo della pandemia, per anni issata come uno dei più brillanti e luminosi esempi di reimpiego dei carcerati nel mondo della ristorazione. Una cooperativa sociale che era riuscita, tra le altre cose, ad aggiudicarsi la gestione del ristorante all’interno del carcere torinese “Lo Russo e Cutugno” e addirittura del bar del Palazzo di Giustizia. È quanto è scaturito da un’articolata attività d’indagine condotta dai magistrati della Dda di Torino, i quali hanno chiesto e ottenuto dal gip distrettuale l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 4 persone.