Torna agli arresti domiciliari ma col braccialetto elettronico.

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Le condizioni di salute di Gino Bontempo non sono compatibili col regime carcerario. Con questa motivazione, supportata da un’apposita relazione medica redatta dall’Azienda sanitaria di Avellino, il Gip del Tribunale di Messina Maria Militello ha nuovamente scarcerato il 62enne di Tortorici, concedendogli gli arresti domiciliari.
L’uomo, ritenuto dagli inquirenti il capo della famiglia mafiosa dei Batanesi, arrestato lo scorso gennaio nell’ambito dell’operazione “Nebrodi”, torna dunque a casa per scontare la misura cautelare con divieto di comunicazione con persone diverse dai conviventi e l’applicazione del braccialetto elettronico.