Tre omicidi, torna la Roma violenta lo spettro di una nuova guerra tra clan

Gli spari che alle sette di sera lasciano il corpo di Luigi Finizio sull’asfalto di un distributore di benzina suonano il gong della nuova faida criminale nella Capitale. È la lotta tra i gruppi sopravvissuti alle inchieste con cui la procura di Roma ha decapitato le principali famiglie che negli ultimi 20 anni si sono divise le zone di spaccio della città: Casamonica, Spada, Senese, Gamba Fasciani, Marando e gli albanesi. Il tappo è saltato. La morte di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, ucciso nell’estate del 2019, non era solo un campanello d’allarme, ma la fotografia di una mutazione in atto. L’omicidio lunedì del pregiudicato 51enne Finizio, il terzo delitto in una settimana, è l’ultimo episodio di un’escalation di violenza, che va oltre le consuete dinamiche della malavita.