A Montecassino io ci sono andato. Ci ho fatto il viaggio di nozze, ci ho portato a mia moglie. Una volta che ero libero, ho detto: ora ci vado… Poi sono salito verso Venezia. Io la vita l’ho presa così, mi sono sentito sempre libero». Ride Totò Riina passeggiando nel cortile del carcere di Opera insieme al suo compagno d’aria Alberto Lo Russo. Ride e, oltre a dire la sua su tutta la storia d’Italia dal Dopoguerra ad oggi, per la prima volta racconta anche la sua vita da latitante.
