Voti mafiosi a Rosarno, arrestato il sindaco.

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Democrazia violata anche a Rosarno. Non c’è pace in terra di Calabria dove la ‘ndrangheta continua a spadroneggiare, inquinando le Istituzioni e fagocitando risorse e speranze della collettività. All’alba di ieri la risposta dello Stato con la retata “Faust”: 49 arresti (30 dei quali in carcere, 19 ai domiciliari, 63 nel complesso gli indagati) contro la cosca Pisano, l’ennesima anima criminale di Rosarno, che aveva progettato, riuscendoci, di mettere le mani sul Municipio di Rosarno. Ai domiciliari il sindaco, Giuseppe Idà, e il consigliere comunale, Domenico Scriva. Su di loro accuse pesanti come un macigno, il peggio per chi intraprende la carriera politica: scambio elettorale politico-mafioso.