Le paure di Abbruzzese racchiuse in quelle due pistole sequestrate.

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Abbruzzese, il capo degli zingari di Cassano Jonio, era uno dei boss in fuga dalla sua terra. È rimasto nascosto a Francoforte sul Meno da dove avrebbe continuato a comandare la famiglia e a gestire gli affari. Un potere esercitato grazie alla collaborazione di familiari e “compari” che vivono in Germania.

Finita la grande fuga del capo degli zingari.

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La fuga di Luigi Abbruzzese si è esaurita alle 5 e 40 di un tiepido sabato mattina di agosto, in una casa di Cassano, il suo regno. Una fuga durata tre anni. Tre anni d’impunità e di leggende costruite su quella latitanza protetta da insospettabili fiancheggiatori e da sospettabilissime amicizie. Amicizie strette, soprattutto, nel nome […]

L’ascesa del “rampollo” cominciata nel nome del padre.

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Stesso ruolo e medesimo ineluttabile destino. Luigi Abbruzzese, figlio prediletto di Franco detto “dentuzzo”, ergastolano e capo della criminalità nomade dell’area settentrionale della Calabria, entra in carcere cominciando la sua avventura tra sbarre e catene come già era stato per il temuto genitore e ancor prima per il vecchio nonno e capofamiglia, Celestino.