Il porto di Gioia Tauro si conferma sempre più crocevia della droga e in particolare una vera e propria porta d’ingresso per la cocaina che dal Sud America viene inviata verso i mercati europei. Ieri l’ultimo sequestro di un ingente quantitativo di cocaina in arrivo dall’Ecuador con destinazione la Spagna.
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Buttafuori nascondeva in auto 154 chili di cocaina.
Massimiliano Gori, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dalla ploizia poichè trovato in posesso di un enorme quantitativo di ‘polvere bianca’.
In manette 54 spietati usurai.
Con l’accusa si estorsione ed usura sono finiti in carcere quattro palagonesi che avrebbero taglieggiato imprenditori ed artgiani locali, pretendendo tassi di interesse illegali (fino al 10% mensile).
Spuntano 54 telefonate del Sisde al cellulare ‘segreto’ di Cuffaro.
Sul caso ‘Talpe’ depone l’esperto che ha spulciato 62mila chiamate ed oltre cento sim card. Una di queste è addirittura intestata ad una donna inesistente.
Svolta nel ‘processo dei 54’.
Non sono state accolte le richieste della difesa. Quindi, si va avanti con lo stralcio per droga del ‘Mare Nostrum’. I giudici hanno disposto l’acquisizione delle dichiarazioni rese da Maurizio Bonaceto, testimone principale della pubblica accusa, decidendo, anche, che lo stesso non può partecipare al processo per assoluta incapacità a rendere testimonianza
Resa dei conti tra i clan: 54 morti in otto mesi.
La relazione semestrale della Dia traccia un quadro degli affari delle cosche napoletane: non solo il racket, nel mirino anche appalti pubblici ed aree di sviluppo. Il cartello Misso-Mazzarella-Sarno predomina sull’Alleanza di Secondigliano.
Una laurea costava 54 milioni.
Un ragioniere romano, Pasquale Chiappalone, di origine calabrese, ricostruisce nei dettagli la compravrendita di esami ad Economia e Commercio all’inizio degli anni ’90. L’uomo è uno degli indagati del processo ‘Aula Magna’.
Condanne per 540 anni.
Dopo quattro ore e mezzo di camera di consiglio e otto mesi circa di dibattimento, i giudici del Tribunale di Palmi hanno scritto la parola fine al primo grado del processo, denominato ‘Prima’. Inflitti più di 540 anni agli imputati. 23 le assoluzioni.
“Spaccialo per studente”. Nel b&b del clan Parisi un posto letto al latitante
Non solo bar e ristoranti. Ci sono anche i bed and breakfast nella disponibilità degli uomini del clan Parisi di Japigia, che in alcuni casi li avrebbero utilizzati anche per far nascondere latitanti. Emerge dagli atti dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile che il 26 febbraio ha portato in carcere quasi cento affiliati ai gruppi criminali […]
Petrolmafie, pugno di ferro della Dda
Ben 540 anni di carcere, questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo al termine della requisitoria nel processo nato dall’operazione antimafia denominata Petrolmafie. Sono state 59 le richieste di condanne per boss e gregari dei clan vibonesi ma anche per imprenditori e amministratori pubblici. Sette anni di reclusione […]