Ci sono anche capi clan e killer sanguinari nell’elenco, nonchè di mafiosi ai quali è stato revocato il carcere duro in seguito all’entrata in vigore delle norme sul nuovo 41 bis. L’elenco è stato inviato dal procuratore nazionale Vigna alla Commissione antimafia.
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Il blitz. Sono uomini dei clan: 41 arresti.
Un’operazione della Dda, denominata ‘Alta mafia’, provoca un terremoto giudiziario, travolgendo politici, imprenditori e funzionari di enti pubblici. Gli occhi degli investigatori sulle attività di Canicatti’ e sul consiglio provinciale di Agrigento.
Deciso il ’41 bis’ per Giacomo Spartà.
Recidere definitivamente i legami con i ‘picciotti’ che restano fuori dal carcere. E’ questo il motivo principale del provvedimento del ministro della Giustizia, su proposta della Dna e della distrettuale antimafia peloritana. Spartà è stato già trasferito in un carcere di massima sicurezza.
Basta 41 bis per Greco, è polemica.
Gonfia la polemica sulla revoca del 41-bis a Michele Greco, detto il ‘papa’. Il capogruppo Ds all’antimafia Lumia chiede l’intervento del governo, poichè questa vicenda rischia di dare un colpo durissimo alla lotta contro Cosa nostra.
Da carcere (in regime di 41 bis) dirigeva la sua cosca.
Grazie all’operazione ‘Ri-Scacco’, gli investigatori sono convinti di aver dato un colpo decisivo alla cosca capeggiata da Nicolino Grande Aracri. L’uomo, nonostante fosse in regime di 41 bis, dava ordini agli altri quindici arrestati.
Le ‘restrizioni’ del 41 bis.
Continuano le indagini della Procura sul proclama di Leoluca Bagarella. Si sta lavorando intorno alle dichiarazioni del pentito Luigi Giuliano, il quale ha dichiarato che il progetto è attribuibile alla regia non solo di Bagarella, ma anche di Riina e Francesco Madonia.
Il 41 bis diventa definitvo.
Votato a larga maggioranza, da oggi, il 41 bis è diventato legge dello Stato. Positivi i commenti da tutte le parti politiche, tranne i Verdi, Rifondazione e qualche esponente di Forza Italia.
Una pax mafiosa per eludere il 41 bis.
Grazie alle rivelazioni del pentito Luigi Giuliano, fondatore della nuova famiglia, le froze dell’ordine hanno perquisito le celle di 24 boss nelle carceri di massima sicurezza. Secondo l’uomo, i mafiosi riescono a comunicare anche in regime di 41 bis.
L’aggravante del 416 bis.
Importanti novità al processo Campagna. La prima riguarda i quattro imputati ‘secondari’, ai quali sarà contestato anche il 416 bis. La seconda è una richiesta della difesa per sentire 24 testimoni ‘istituzionali’, e dimostrare come l’omicidio abbia avuto una sorta di protezione giudiziaria.
‘Il 41 bis è troppo duro’. Boss si pente e inizia a parlare.
Non ce l’ha fatta a resistere e cosi’ ha deciso di passare dalla parte della giustizia. Si tratta di Antonio Dell’Arte, personagggio di primo piano della mafia siracusana, che ha rotto il silenzio.