«Sceglieva pure piatti e stoffe». Il boss ristoratore del Carlo V.

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Che quel locale fosse di Calvaruso – assieme ad altre aziende, auto di lusso, conti e carte prepagate per un valore di due milioni e mezzo sequestrati martedì su richiesta della Procura – i carabinieri del nucleo investigativo lo avevano capito già da tempo e ne avevano avuto conferma anche in una conversazione intercettata il 24 novembre 2018. Quel giorno Calvaruso, al telefono con Manuela Presti- giacomo, fidanzata di Giuseppe Amato e pure lei indagata, dopo avere lamentato l’assenza dei due fratelli in occasione della sua visita la informò infatti che li avrebbe sostituiti gestendo il locale a pranzo e incassando i conti dei clienti.