Una città ancora nella morsa del racket, con cinquanta negozianti costretti a pagare il pizzo – soldi che servono anche a mantenere i detenuti – ma nessuna denuncia. E ancora fiumi di cocaina in accordo con la ‘ndrangheta, interessi sull’affare cimiteri e rapporti con la mafia americana, a riprova di un asse sempre più forte con le famiglie della Grande Mela. Un colpo agli affari storici dei boss dietro il blitz congiunto di polizia e carabinieri che ieri ha colpito il mandamento di Brancaccio-Ciaculli, 24 ore dopo le celebrazioni per la strage di via D’Amelio. Una data simbolica scelta non a caso, ma il modo migliore per onorare le vittime, precisano i vertici delle forze dell’ordine.
