Nell’operazione dei carabinieri sfociata in diciotto fermi, un capitolo delle indagini potrebbe riservare sorprese anche su un possibile appoggio dato dalla mafia a candidati amici in occasione delle recenti elezioni amministrative. Nel formulare l’accusa di 416 bis ai capi del clan di Porta Nuova, i magistrati hanno usato la formula rituale secondo la quale, tra gli altri obiettivi dei capi, c’è quello di controllare appalti e servizi pubblici, impedire e ostacolare il libero esercizio del voto, procacciando consensi. Alcuni nomi degli indagati sono coperti da omissis e si attende il deposito degli atti dell’inchiesta per saperne di più.
