Dalle indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale, culminate nel blitz Limes con nove arresti, viene evidenziato come la famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno avesse a disposizione un arsenale. Un’accusa avallata dalle intercettazioni contenute nell’ordinanza firmata dal gip Antonella Consiglio. Due le armi sequestrate dai carabinieri nel corso di una perquisizione all’interno di un magazzino che si trova in via Carlo Alberto Dalla Chiesa e in un terreno agricolo in via Zoli, a Belmonte Mezzagno, entrambi ritenuti nella disponibilità della famiglia Giocondo.
