Bernardo Provenzano sarebbe solo un aspirante collaboratore di giustizia. Avrebbe dato segnali di cedimento e sarebbe stato per questo obbligato a tentare il suicidio, da presunti «ordini superiori» di capi come Totò Riina. «Ma non è stato capace di eseguirli», dice il pentito Francesco Marino Mannoia, che legge così il sempre più presunto tentativo di suicidio dello «Zu Binu».
