Nell’inchiesta che ieri ha portato a dieci arresti in provincia di Trapani, in particolare tra Alcamo e Calatafimi, c’è un capitolo che riguarda anche il commercio di sostanze stupefacenti. È il 5 luglio 2022: Giosuè Di Gregorio e Antonino Minio, entrambi trapanesi, partono per la Calabria per attivare un canale di rifornimento di droga, nella fattispecie cocaina, da immettere sulla «piazza» trapanese. Le due auto vengono riprese dal sistema di videosorveglianza nei pressi dell’imbarcadero di Villa San Giovanni. Alle 9.12 Di Gregorio contatta un soggetto chiamato «compare», con il quale, dopo avergli riferito di trovarsi nei pressi di Gioiosa Ionica, concorda un appuntamento a Siderno. L’interlocutore viene identificato in Giorgio Jerino, con il quale aveva condiviso un periodo in carcere. Prima di entrare nel bar, Di Gregorio lascia il suo cellulare nell’auto e si trattiene per circa due ore.
