Mafia, definitiva l’assoluzione per il capo ultrà Giordano

Al Borgo Vecchio c’era il classico business legato al traffico di droga e il controllo delle piazze dello spaccio. Ma i boss controllavano anche i ladri di biciclette, l’organizzazione delle feste patronali e perfino le scaramucce tra i gruppi ultrà dello stadio Barbera.
Le vittime si erano ribellate e, insieme, avevano fatto fronte comune e denunciato: a maggio scorso, dopo la sentenza con il rito abbreviato, era arrivata la stangata con oltre 160 anni di carcere per ventotto imputati coinvolti nel processo «Resilienza».
Una parte dell’inchiesta, però, non aveva retto al vaglio del giudice che ieri ha confermato le 5 assoluzioni disposte già in primo grado dal gup Donata Di Sarno. Prosciolto definitivamente il capo ultras rosanero Jhonny Giordano.