Assoluzioni e ritrattazioni: i segreti del boss pentito.

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I segreti del boss. Nicola Acri, 42 anni, viene descritto come un uomo d’azione, glaciale al pari del suo soprannome – “occhi di ghiaccio” – con le armi in mano. Ma anche come un imprenditore mafioso capace di imporre mercanzia e servizi di ogni genere nel suo territorio di competenza: miscele di caffè, prodotti da forno, vigilanza. Un’attività capillare e diversificata, con sortite addirittura nel calcio dilettantistico: una società sportiva rossanese oggi fallita – sostiene la magistratura antimafia – sarebbe stata utilizzata come paravento per coprire la reale provenienza del denaro ricavato da usura ed estorsioni. Ai magistrati di Catanzaro avrà tante cose da raccontare.