Autobomba azionata per un debito di droga.

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Due vite barattate per coprire parte di un debito di droga. Il 9 aprile di due anni fa in località “Macrea” di Limbadi, infatti, l’autobomba fu fatta deflagrare con l’obiettivo di uccidere sia Francesco Vinci (salvo sebbene dopo lunghe sofferenze), sia il figlio Matteo, dilaniato dall’ordigno innescato attraverso un dispositivo. Due vite “vendute” per i trenta denari di Giuda considerato che il valore di entrambe sarebbe stato 7mila euro, ovvero gli interessi maturati su una somma prestata per l’acquisto di una partita di droga. A queste conclusioni sono giunti Dda di Catanzaro e carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo, nell’ambito dell’inchiesta “Demetra 2”, prosecuzione del blitz “Demetra” compito il 26 giugno del 2018.