Avvocato catanzarese ai domiciliari

Estorsione aggravata dal metodo mafioso, è pesantissima l’accusa che la Dda di Catanzaro rivolge all’avvocato Gennaro Piero Mellea da ieri agli arresti domiciliari. Il legale, 47 anni, è noto a Catanzaro per aver ricoperto il ruolo di consigliere comunale tra il 2006 e il 2011. Sfiorò anche l’elezione al Consiglio regionale, fu primo dei non eletti nella lista “Insieme per la Calabria” a sostegno dell’ex presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti. Già in passato era rimasto coinvolto in un’inchiesta su una presunta organizzazione dedita alle truffe alle assicurazioni. Nel 2021 però il Tribunale aveva dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Nel 2021 invece è diventata definitiva la condanna per falsità ideologica in certificati. Nell’esercizio della professione di avvocato, avrebbe falsamente attestato l’autenticità delle firme di due clienti. Ieri il blitz dei carabinieri all’alba. Secondo l’accusa Mellea avrebbe avuto un ruolo nella estorsione effettuata da presunti affiliati ai clan di Strongoli e di Cirò ai danni di un imprenditore agricolo che aveva acquisito attraverso la Ismea di Roma un terreno espropriato alla famiglia Rizzo di Umbriatico.