Il regista dell’operazione di morte era lui. Faceva parte di un gruppo «riservato» di macellai di Cosa nostra voluto direttamente dal capo supremo Salvatore Riina. E come regista aveva scelto il suo territorio come palcoscenico dell’attentato. Lui, Matteo Messina Denaro, la primula rossa trapanese, aveva organizzato tutto: Paolo Borsellino doveva essere ucciso a Marsala.