È scoppiata una gran voglia di volontariato fra i boss di Cosa nostra scarcerati. Il capo della Cupola, Settimo Mineo, faceva il doposcuola ai bambini di Ballarò, nella chiesetta i San Giovanni Decollato. Prima di lui, anche Giuseppe Guttadauro, u dutturi, l’ex aiuto primario della Chirurgia del Civico diventato capomafia di Brancaccio: in un’associazione di Roma, dove si è trasferito. Il reuccio di Porta Nuova, Alessandro D’Ambrogio, aveva invece scelto di impegnarsi nella missione Speranza e Carità di Biagio Conte e si era fatto assegnare alla ronda serale di assistenza ai barboni, così il giudice gli aveva concesso di rientrare a casa alle 22. Ma, poi, i carabinieri l’hanno riarrestato, perché non aveva mai smesso di guidare il clan. E anche Settimo Mineo è ritornato in cella.