Carisma e autonomia, l’orgoglio dell’avvocatessa per il padre capomafia.

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Figlia orgogliosa della potenza mafiosa del padre e capace di imporsi per salvaguardarlo ed impedire che tornasse in carcere al 41 bis da dove lo aveva fatto uscire, per motivi di salute. Così emerge nell’operazione «Ultra» la figura di Maria Concetta Bevilacqua, adesso ai domiciliari, che nella vita ha seguito le orme del padre a partire dalla carriera legale. Avvocato del foro di Enna, 41 anni, cassazionista dal 2017, sarebbe stata lei a tenere i rapporti fra il padre e gli affiliati della famiglia mafiosa quando Raffaele Bevilacqua era recluso al 41 bis.