Con traffico di droga e gestione degli appalti la mafia rialza la testa

Il procuratore ha delineato i nuovi scenari della mafia: «Cosa nostra tenta di ristrutturarsi cercando nuovi capitali: da qui il rinato interesse per droga e appalti. La mafia – ha spiegato – è tornata a gestire in modo massiccio i traffici sul territorio e ha riaperto i rapporti con la ’ndrangheta, broker monopolista in materia soprattutto nei traffici col Sudamerica, per tornare sui mercati internazionali. C’è inoltre un rinnovato interesse per gli appalti: e in questo senso esiste il problema delle stazioni appaltanti. – ha proseguito -. Una cosa è avere una stazione appaltante più distante dal territorio e formata da tecnici riconoscibili e onorabili, altro affidare la gara a un tecnico del comune che si sente bussare alla porta da qualcuno che gli spiega come gestire gli appalti».