Conte: «L’esempio di Grassi».

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«Quella di oggi, per l’intera comunità nazionale, è una ricorrenza da rimarcare. Il 10 gennaio 1991 l’imprenditore Libero Grassi, con una lettera rilanciata dal Giornale di Sicilia, sfidò apertamente la mafia, denunciando le richieste estorsive e il ricatto criminale». Lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post su Facebook. Nel suo intervento sul social network il premier riporta il testo della lettera con cui l’industriale palermitano rese pubblico il suo rifiuto di pagare il cosiddetto «pizzo».