Cosa Nostra, ’ndrangheta Servizi deviati e trame nere il mix delle verità mancanti.

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Per le stragi che hanno cambiato la storia dell’Italia non si potrà mai finire di indagare: al quarto piano del Palazzo di Giustizia, da anni si sente questa frase a proposito degli eccidi di Capaci del 23 maggio e di via D’Amelio del 19 luglio 1992. Sì, perché le stragi in Sicilia, insieme alla Tangentopoli milanese, sancirono la fine della Prima Repubblica, con Cosa Nostra che decide di “presentare il conto” a quegli esponenti politici con i quali era stata in contatto e aveva potuto operare senza quella repressione che lo Stato mise in atto nell’estate del 1992.