Cosenza, il boss Roberto Porcaro è pronto a collaborare?

La vita scandita dallo sbattere dei cancelli, ritmata dal vociare confuso degli altri detenuti, intristita dalla saltuarità dei contatti con le persone amate. Il penitenziario è una esperienza dura da sopportare: Raffaele Cutolo, che vi ha vissuto quasi tutta la vita e c’è pure morto, ripeteva – usando un vecchio brocardo della malavita – che il “carcere mangia gli uomini”. Resistere è difficile per tutti: dai boss fino ai picciotti. E quando si è reclusi in regime di 41 bis sopportare sbarre e brande diventa ancora più difficile. Roberto Porcaro, braccio destro del boss di Cosenza e Rende, Francesco Patitucci, è detenuto dal primo settembre scorso per effetto della maxinchiesta “Reset” condotta dalla procura distrettuale, diretta da Nicola Gratteri, contro le cosche “confederate” bruzie.