Dal pane ai migranti, tutto era cosa loro

Il blitz “Carthago Maestrale” , coordinato dal procuratore Nicola Gratteri e dai pm Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Giuseppe Buzzelli, il blitz di ieri rappresenta il secondo filone dell’inchiesta che a maggio aveva portato a 61 provvedimenti di fermo. In circa duecento capi di imputazione è ricostruito l’asfissiante controllo del territorio imposto dai due locali di ‘ndrangheta di Mileto e Zungri. Strutture militari capaci di imporre la propria leggi con le armi, basti pensare che gli inquirenti hanno ricostruito l’importazione dall’estero di 21 micidiali Ak 47. Con il supporto del Reparto Crimini Violenti del Ros e grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, è stato possibile far luce sull’omicidio di Maria Chindamo, uccisa a Limbadi il 6 maggio 2016 (vedi articolo pagina 17). Mentre a quattro indagati viene contestato l’omicidio di Angelo Antonio Corigliano, commesso il 19 agosto 2013, il cui movente è riconducibile ad una rappresaglia per vendicare l’omicidio di Giuseppe Misiano, elemento del locale di Mileto. I clan controllavano tutto, erano riusciti addirittura a imporre il prezzo del pane. E poi c’erano le estorsioni