Don Ciotti: «Non sia un santino». Patronaggio: «Ma sia da esempio».

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«Non bisogna farne un “santino” da invocare o da celebrare. Il miglior modo per ricordarlo è invece imitarlo nel suo luminoso esempio di virtù civili e cristiane». Così don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele, ha commentato – uscendo dalla cattedrale di Agrigento – la beatificazione del giudice Livatino. «In questo momento di crisi di immagine e di cadute deontologiche della magistratura – ha aggiunto, sempre all’uscita dal duomo, il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio – la figura di Rosario Livatino è l’esempio alto che tutti i magistrati, credenti e non, devono seguire con umiltà e vera speranza di giustizia».