Don Luigi Ciotti. “Antimafia usata e abusata Mi preoccupa questa politica senza memoria e revisionista”

«La politica di oggi, smemorata e revisionista, vuole depotenziare gli strumenti di lotta alla criminalità organizzata, favorendo le zone grigie e la borghesia mafiosa. Serve una presa di coscienza collettiva». È un atto d’accusa durissimo quello di don Luigi Ciotti, che è arrivato a Palermo per celebrare insieme a don Cosimo Scordato la messa privata che Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso, ha organizzato nella chiesa di San Giovanni Decollato.  «Sono sempre venuto e continuerò a farlo. Perché abbiamo la responsabilità di trasmettere la memoria alle nuove generazioni. La violenza sparsa deve porre domande, stupore e dubbi. Per me è fondamentale l’incontro con le vittime innocenti e le loro famiglie. L’eredità morale che ci ha lasciato Paolo Borsellino si chiama impegno e responsabilità civile. E ogni cittadino deve trovare il coraggio della ricerca della verità per costruire la giustizia».