«Io ho affittato questo posto proprio perché non ci voglio combattere. Non ci ho voluto avere a che fare per non avere problemi»: parlava così Luigi Miserendino, amministratore giudiziario pagato dallo Stato per gestire le attività economiche confiscate a un imprenditore accusato di mafia e riciclaggio. Miserendino sapeva bene a Giuseppe Ferdico, commerciante che grazie ai soldi di Cosa nostra è diventato il “re dei detersivi” e ha accumulato un patrimonio milionario, di fatto continuava ad avere il controllo totale di attività come il supermercato e il centro commerciale Portobello di Carini, nonostante la confisca.